mercoledì 21 ottobre 2020

IL MITO (STEP#7)

 LA MITOLOGIA   

Lo squadro è uno strumento che è stato concepito per fini geometrico-topografici. Misurare e rappresentare la terra è un’esigenza antica che ha origine dall’età neolitica, quando l’uomo lasciò gradualmente la consuetudine del nomadismo per passare alla fissa dimora e alla agricoltura sedentaria con lo sfruttamento del suolo. Da allora per molte civiltà nacque la necessità’ di delimitare i possedimenti e definirne i confini, da cui l’origine di una disciplina specialistica denominata successivamente con la terminologia latina agrimensura da agri “campo” e mensura “misurazione”.

Gli insediamenti rurali nelle vallate dei grandi fiumi come l’Eufrate e il Tigri comportarono lo sviluppo delle prime tecniche, in particolar modo a Babilonia a partire dal 2500 a.C. Le civiltà mesopotamiche, per altro, raggiunsero capacità straordinarie nelle scienze con conseguenti applicazioni pratiche. Già dalle origini, comunque, si considerarono questi risultati come operazioni talmente importanti da dover essere, senza ulteriore spiegazione, considerate opere divine. Nisaba era una dea della mitologia sumerica alla quale era delegato l’incarico di scrivere e registrare i raccolti nonché di verificare e definire i confini dei campi e dei canali.

La necessità diventa quindi scienza specifica nell'antico Egitto.

Gli agrimensori egizi furono chiamati dai Greci “arpedonapti”, ovvero annodatori di funi. Tirando le funi essi erano in grado di tracciaere le 2 linee fondamentali della geometria cioe’ la retta e il cerchio. Gli egiziani usavano la corda annodata e conoscevano il rapporto 3-4-5 per costituire un angolo retto. Operavano secondo un metodo semplice ma preciso, comunque veloce da applicare basato sulla conoscenza della geometria e della matematica

E nel Pantheon delle divinita’ adorate dalla popolazione egizia assunse importanza il dio Toth rappresentato come una scimmia o come un uomo dalla testa di Ibis, un uccello dal becco molto lungo che era solito aggirarsi nei pressi del Nilo. Toth era il dio della Luna, della scrittura alfabetica (della quale venne definito creatore e, secondo quanto emerge da un racconto di Platone, venne additato come il portatore dell'alfabetizzazione a favore di persone comuni, allontanando la scrittura (geroglifica) dall'essere una pratica riservata ai potenti e agli scribi), della misura del tempo, della matematica e del calcolo e, per questo fu il protettore degli scribi e dei geometri. Maestro di esattezza, per la sua bravura nel tribunale dell’aldila’, il suo compito era quello di pesare l’anima e annotare tutti i dati riguardanti il faraone. Oltre questo, fu il diretto collaboratore di Ra, Dio Sole, la divinità maggiore e più nota della mitologia egizia.

 


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