LA MITOLOGIA
Lo squadro è uno strumento che è stato concepito per fini
geometrico-topografici. Misurare e rappresentare la terra è un’esigenza antica
che ha origine dall’età neolitica, quando l’uomo lasciò gradualmente la
consuetudine del nomadismo per passare alla fissa dimora e alla agricoltura
sedentaria con lo sfruttamento del suolo. Da allora per molte civiltà nacque la
necessità’ di delimitare i possedimenti e definirne i confini, da cui l’origine
di una disciplina specialistica denominata successivamente con la terminologia
latina agrimensura da agri “campo” e mensura “misurazione”.
Gli insediamenti rurali nelle vallate dei grandi fiumi come
l’Eufrate e il Tigri comportarono lo sviluppo delle prime tecniche, in
particolar modo a Babilonia a partire dal 2500 a.C. Le civiltà mesopotamiche,
per altro, raggiunsero capacità straordinarie nelle scienze con conseguenti
applicazioni pratiche. Già dalle origini, comunque, si considerarono questi
risultati come operazioni talmente importanti da dover essere, senza ulteriore
spiegazione, considerate opere divine. Nisaba era una dea della mitologia
sumerica alla quale era delegato l’incarico di scrivere e registrare i raccolti
nonché di verificare e definire i confini dei campi e dei canali.
La necessità diventa quindi scienza specifica nell'antico
Egitto.
Gli agrimensori egizi furono chiamati dai Greci
“arpedonapti”, ovvero annodatori di funi. Tirando le funi essi erano in grado
di tracciaere le 2 linee fondamentali della geometria cioe’ la retta e il
cerchio. Gli egiziani usavano la corda annodata e conoscevano il rapporto 3-4-5
per costituire un angolo retto. Operavano secondo un metodo semplice ma
preciso, comunque veloce da applicare basato sulla conoscenza della geometria e
della matematica
E nel Pantheon delle divinita’ adorate dalla popolazione
egizia assunse importanza il dio Toth rappresentato come una scimmia o come un
uomo dalla testa di Ibis, un uccello dal becco molto lungo che era solito
aggirarsi nei pressi del Nilo. Toth era il dio della Luna, della scrittura
alfabetica (della quale venne definito creatore e, secondo quanto emerge da un
racconto di Platone, venne additato come il portatore dell'alfabetizzazione a
favore di persone comuni, allontanando la scrittura (geroglifica) dall'essere
una pratica riservata ai potenti e agli scribi), della misura del tempo, della
matematica e del calcolo e, per questo fu il protettore degli scribi e dei
geometri. Maestro di esattezza, per la sua bravura nel tribunale dell’aldila’,
il suo compito era quello di pesare l’anima e annotare tutti i dati riguardanti
il faraone. Oltre questo, fu il diretto collaboratore di Ra, Dio Sole, la
divinità maggiore e più nota della mitologia egizia.
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