ELEMENTI CHE COMPONGONO LO SQUADRO
Uno squadro agrimensorio, nello specifico può essere suddiviso nelle seguenti parti:
1. il bossolo: lo squadro agrimensorio classico era costituito essenzialmente da un bossolo metallico, del diametro compreso tra 8 e 10 cm, e altezza compresa tra
12 e 15 cm; altre volte assume la forma di un prisma a sezione ottagonale
con analoghe dimensioni;
2. il coperchio: la parte superiore del bossolo è chiusa con un coperchio munito di una livella
sferica che si utilizza per rendere verticale l’asse generale dello squadro;
3 il treppiedi: strumento, di solito in legno, sul quale viene montato lo squadro. Questo, è forniti di una parte terminale che permette l’innesto dello squadro
in corrispondenza del manicotto tronco-conico presente alla sua base;
4. il manicotto-tronco conico: tale manicotto rimane solidale al treppiede, mentre al bossolo metallico può essere impressa una rotazione, rispetto al manicotto, a mezzo di un’apposita vite. Questa
rotazione avviene secondo un asse (asse generale) coincidente per costruzione
con l’asse del cilindro, o del prisma, che costituisce lo squadro;
5. le fenditure: lungo le generatrici del cilindro (o delle facce del prisma in quelli ottagonali),
sono praticate 4 coppie di fenditure diametralmente opposte, che costituiscono i
traguardi dello squadro agrimensorio, disposte su piani passanti per l’asse del cilindro (asse generale). Una di esse, detta oculare,
presenta una larghezza di circa 0,4 mm, e termina con due allargamenti circolari
chiamati fori cercatori, capaci di ampliare il campo di visuale. Quella diametralmente opposta è più larga, fino a 3-5 mm, e porta nella sua parte centrale un sottilissimo filo d’acciaio (un tempo venivano usati crini di cavallo).
Dei quattro traguardi (coppia di fenditure), due si estendono per tutta l’altezza dello squadro, mentre gli altri due sono più corti, circa metà dei precedenti. Le
fenditure lunghe formano due piani di traguardo perpendicolari tra loro. Anche
le fenditure corte costituiscono piani di traguardo perpendicolari, e inoltre bisecano a 45° i quattro diedri formati dalle fenditure lunghe. Le fenditure corte poi,
permettono la visuale reciproca (per funzionare cioè come allineatore) secondo
le due direzioni diametralmente opposte.
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